Il rapporto Giovannini in materia di contrasto all'evasione, allegato alla Nadef 2018, quantifica al 68,2% la differenza tra imposte effettivamente versate e le imposte realmente dovute, pari a 33,2 miliardi di euro dovuti ma non dichiarati o non versati.
Questi dati hanno spinto la Gdf ad attivare un’azione mirata sui “comportamenti fiscali” dei lavori autonomi nel 2019.
La strategia del contrasto
La strategia della GDF è quella di controllare nei periodi di imposta tra il 2014 e il 2017, tramite l’incrocio delle banche dati, quei professionisti e artisti che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi pur avendo intascato, nelle stesse annualità, compensi per prestazioni da lavoro autonomo superiori ai 50.000 euro.
Ma chi saranno i soggetti individuati dalla GDF?
Nello specifico riguarderà tutti quei soggetti che hanno operato al di fuori dell’attività di impresa e del lavoro dipendente e che utilizzano forme contrattuali quali il contratto d’opera e le prestazioni di lavoro intellettuale.
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